Progettisti: FLOEMA Professionisti Associati
La realizzazione della pista forestale è stata condizionata sia delle condizioni tipografiche, geologiche dei litotipi intercettati lungo il tracciato in progetto oltre che dalle intersezioni con il reticolato idrografico minore con andamento per lo più ortogonale allo sviluppo della pista.
La sua realizzazione ha visto una serie di interventi quali operazioni di scavi e riporti di terreno, realizzazione di guardi di attraversamenti di corsi d’acqua, abbattimenti di alberi di alto fusto, realizzazione di opere di sostegno (palificate, muretti).
LOCALIZZAZIONE GEOGRAFICA
La pista realizzata si snoda per 700 m sul versante sinistro idrografico del F. Stura di Lanzo, a monte del concentrico di Germagnano, esposto a S – SW sotto monte Momello (quota 770 m), nei pressi della località Colombaro.
Estratto dalla IGM alla scala 1:25.000. (ingrandito, non in scala)
Tracciato della pista riportato su foto aerea
QUADRO GEOLOGICO
Il Comune di Germagnano s’inserisce nel quadro geologico regionale, caratterizzato, per questi settori montani di versante, dall’affioramento di litotipi appartenenti al Massiccio Ultrabasico di Lanzo, quasi al suo contatto con la Zona Sesia-Lanzo, di età essenzialmente Mesozoica (Noverese, 1929,1931; Michel, 1953; Rigault, 1958). I litotipi più comuni sono rappresentati dai termini peridotitici serpentinosi costituite prevalentemente da peridotiti ad olivina che passano a localmente a termini serpentinosi (Rigault, 1958, Note illustrative Foglio Torino). Nel Massiccio Ultrabasico di Lanzo, invece sono del tutto assenti i paraderivati che costituiscono la copertura mesozoica, che altrove rappresentano con le ofioliti la tipica associazione della Formazione dei Calcescisti con Pietre Verdi (nota come “Zona Piemontese”) (Note Illustrative Foglio Torino). Dal punto di vista strutturale, il Massiccio Ultrabasico di Lanzo costituisce un “alto strutturale” a seguito del suo sovrascorrimento sulla sottostante Zona Sesia – Lanzo. Il contatto tettonico tra le diverse unità strutturali è inoltre evidenziato dalla presenza di zone di taglio impostate in serpentinoscisti e miloniti (Spalla et. al., 1983).
Il settore di fondovalle, dove si sviluppa l’urbanizzazione principale risulta caratterizzato da depositi fluvioglaciali (Flm) di età Pleistocenica ora rimodellati ed in parte ricoperti dagli attuali depositi fluviali (a1, a2) connessi alla dinamica evolutiva della Stura di Lanzo.
Stralcio del Foglio n° 56 “Torino” alla scala 1:100.000 (ingrandito, non in scala).
ASSETTO GEOLOGICO MORFOLOGICO DI DETTAGLIO
Sotto l’aspetto morfologico il territorio comunale di Germagnano può essere suddiviso in tre settori: la fascia di fondovalle, i settori di versante e le zone di raccordo.
La fascia di fondovalle è rappresentata dalle alluvioni antiche, medio recenti e attuali della Stura di Lanzo, e presenta superfici subpianeggianti con deboli depressioni, verosimilmente riconducibili a precedenti tracciati del corso d’acqua principale (paleoalvei).
La zona di raccordo è costituita dalle alluvioni medio-recenti dei depositi di conoide dei principali torrenti laterali che drenano il versante destro e sinistro della Stura di Lanzo e dei deposti fluviali terrazzati di fondovalle.Le caratteristiche morfologiche dei versanti testimoniano l’azione esarante operata dal modellamento dei ghiacciai pleistocenici: su questi settori si è successivamente impostato un reticolato idrografico, caratterizzato da moderate incisioni dei rii laterali, a basso grado di gerarchizzazione.
Evidenze del modellamento glaciale sono rivelate dalla presenza di lembi terrazzati a morfologia subpianeggiante, “sospesi” a diverse quote sulle dorsali collinari, interpretabili come forme relitte di antichi fondivalle glaciali, ora conservati in ridotti lembi a seguito della dissezione operata a seguito dell’approfondimento dal reticolato idrografico sovrimposto, concomitante al sollevamento della catena; altre evidenze geologiche che suggeriscono un modellamento glaciale avvenuto durante il Pleistocene sono rappresentate dalla presenza di massi erratici e di rocce montonate, e, naturalmente, dal diffuso affioramento di depositi di origine glaciale o fluvioglaciale, talora rielaborati dagli agenti di modellamento tuttora in atto. Sul versante destro della valle (non interessato dell’intervento) si riconosce un’estesa distribuzione di falde detritiche a pezzatura grossolana, a composizione serpentinitica e lherzolitica, il più delle volte mascherate dalla vegetazione, e interpretabili come “rock glaciers” .
I dati raccolti dall’indagine geologica di dettaglio sono sintetizzati nella carta geologico-strutturale
Carta geologica realizzata con la collaborazione della Dott.ssa Sandra Peyrot
In particolare nella cartografia allegata alla presente relazione sono stati individuati con tematismi differenti i seguenti depositi:
- Depositi detritico – colluviali a matrice sabbioso- limosa;
- Depositi alluvionali attuali: ciottoli e blocchi in abbondante matrice sabbioso – limosa di colore grigio;
- Depositi alluvionali medio recenti: terrazzati: ciottoli e blocchi in matrice ghiaioso limosa di colore grigio scuro;
- Depositi alluvionali antichi terrazzati: ghiaie con ciottoli a matrice sabbioso limosa (5 – 7,5 YR delle MSCC);
- Depositi fluvioglaciali a tessitura limoso – argillosa con suolo di colore rosso (paleo suolo, tipico “ferretto”) (2,5 YR delle MSCC);
Sono stati inoltre riconosciuti i seguenti litotipi:
- Serpentiniti massicce;
- Lherzoliti massicce;
Forme Geomorfologiche:
- Conoidi di deiezione;
- Terrazzi antropici e orli di terrazzi morfologici
Versante modellato in depositi alluvionali antichi terrazzati
Depositi detritici di versante
ASPETTI PROGETTUALI
La pista è stata realizzata in parte in scavo e in parte in rilevato: in alcuni settori è stato necessario realizzate delle opere in muratura di sostegno della scarpa di valle e della scarpa di monte, tali opere sono state realizzate in pietra e malta con l’ausilio di pietrame a spacco tipico del luogo.
Esempi di verifiche effettuate sui muri realizzati
Esempi di verifiche effettuate sui muri realizzati
La realizzazione della viabilità silvo-pastorale progettata ha intercettato il reticolo idrico minore (Rio Costa e Rio del Tetto) che si sviluppa sul versante esposto a SW al di sotto del M. Momello (quota 770 m). I bacini in questione mostrano uno sviluppo per lo più perpendicolare alla pista silvo-pastorale.
Gli attraversamenti della rete idraulica minore progettati sono consistiti in guadi: temporaneamente sono stati posti in essere dei tubi autoportanti per permettere di avanzare con la pista fino all’ultimo fondo; i guadi sono stati realizzati nella fase di ritorno per motivi legati alla cantierizzazione. I guadi progettati sono composto di un tubo autoportante per far transitare le portate di magra e di una parte superiore con funzione di guado/stramazzo nelle condizioni di massima piena. La sommità del guado è stata realizzata in pietra, quindi in grado di sopportare la condizione di erosione superficiale dovuta alle acque che non transitano nel tubo autoportante.
Esempio di rio che intercetta la pista forestale