La misura delle vibrazioni, alla luce delle NTC2018, è divenuta – soprattutto negli ultimi anni – fondamentale.
Nelle nuove NTC al paragraqfo 4.2.4.2.3 sono state aggiunti, infatti, i riferimenti riferimenti normativi UNI 9614 “Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo”, la UNI 9916 “Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici”.
Le misure vibrometriche consentono di calcolare, attraverso la misura delle vibrazioni, le sollecitazioni indotte a una struttura, sia essa un edificio edificio civile o un manufatto quale ad esempio ponte, viadotto etc.
Le sorgenti di tali vibrazioni possono essere sia naturali, ad esempio legate al vento, o antropiche, come ad esempio connesse al traffico veicolare o all’attività estrattiva etc.
Queste misure di distingono in misure velocimetriche e accelerometriche.
La normativa italiana è la UNI 9916 del 2004 (DIN 4150) – “Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici” – essa si basa su un approccio di tipo ‘velocimetrico’, ovvero basato sulla rilevazione della velocità della vibrazione come stimatore del potenziale di danno alle strutture.
A differenza di questa, la UNI9614 – “Misura delle vibrazioni negli edifici e criteri di valutazione del disturbo”, analizza le vibrazioni che possono arrecare disturbo alle persone basandosi sull’approccio accelerometrico, ovvero basata sull’accelerazione come stimatore del disturbo.
Associate a queste misure, vi sono poi le cosiddette misure frequenziali, ovvero misure della frequenza fondamentale di risonanza di una struttura (ad es. un edificio o un ponte) indispensabile sia per gli studi di vulnerabilità sismica (determinazione della frequenza di vibrazione della struttura), sia per la ricostruzione a livello ingegneristico del modello dinamico delle strutture, per prevenzione sismica o valutazione dei danni post-terremoto.
Quando effettuare questo tipo di misure?
- Per la misure di vibrazioni indotte sulle strutture
- Per stimare le solleciazioni indotte al suolo
- Per valutare lo smorzamento delle sollecitazioni
- Per valutare i fenomeni d’interazione terreno-struttura
- Per prevenzione sismica
- Per valutare i danni indotti da terremoti ripetendo la misura dopo l’evento sismico
Esempio di analisi dati secondo UNI-9916 “Criteri di misura e valutazione degli effetti delle vibrazioni sugli edifici”, effettuato con Tromino® e Grilla di MoHo srl.
Devi effettuare delle misure di vibrometriche o frequenziali?