Della prova CBR (California Bearing Ratio) ne abbiamo già parlato in un precedente post, relativamente alla sola prova CBR di laboratorio, mettendola anche in relazione alla stabilizzazione dei terreni con calce e/cemento.
strumentazione
La prova CBR torva applicazione nell’ambito della geotecnica stradale: essa permette la determinazione dell’indice di portanza, ovvero un criterio empirico per stabilire le caratteristiche di idoneità dei terreni per la realizzazione di sottofondi e rilevati stradali.
Tale indice è determinato dal rapporto tra il carico unitario sul pistone circolare per penetrare di 2,5 e 5 mm in terreno di prova, e i carichi unitari standard.
La prova CBR in situ ha i seguenti vantaggi:
- fornire un valore sull’indice di portanza immediato di confronto del materiale di sottofondo con quanto ottenuto dalla prova CBR in laboratorio;
- esprimere un valore di “portanza” del terreno in situ nelle condizioni di umidità e compattazione (densità);
- se effettuata solo in situ sul materiale di sottofondo stradale, consente di eliminare tutte le procedure di compattazione e saturazione richieste invece per la fase di laboratorio e pertanto un risparmi in termini di tempo.
Tale prova può anche essere associata alla prova di carico su piastra che consente la determinazione del modulo di deformazione e avere così, unitamente alla prova CBR in situ, una visione completa della portanza dei terreni.
L’indice di portanza ottenuto è quindi essenziale per dimensionare correttamente gli strati di fondazione e di base della pavimentazione flessibile sia stradali che aeroportuali.
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